Orta nova

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 poco meno di 20 km da Foggia, Orta Nova è al centro della Daunia ed è oggi un importante centro agricolo del Tavoliere.

Nata per volere dei Gesuiti nel ‘600, Orta Nova rientra nei Cinque Reali Siti settecenteschi, istituiti da Ferdinando IV di Puglia, insieme alle vecchie colonie di Ordona, Carapelle, Stornarella e Stornara, maggiori centri agricoli dell’epoca. Ancora oggi, è l’appuntamento annuale della Fiera dei Cinque Reali Siti, preziosa vetrina per le aziende locali, a rinverdire l’antico passato del centro e l’attuale importanza come polo agricolo, grazie alle coltivazioni di pomodoro e alla produzione vinicola.

Il centro storico si raccoglie intorno alle antiche vestigia medievali e, tra vicoli e piazzette, spuntano le eleganti architetture della Chiesa del Purgatorio, il Santuario della Madonna dell’Altomare, il Palazzo ex Gesuitico e il Museo Etnografico.

Espulsi i Gesuiti nel novembre del 1767, il grande feudo ritornò alla corona. Nel 1773, per ordine di re Ferdinando IV (poi I), furono istituite le colonie di Orta, Ordona, Carapelle, Stornarella e Stornara: i “Cinque Reali Siti“. Ciascun colono ebbe in affitto renovandum una partita (10 versure) di terreno sativo, due bovi, le sementi, una casa con due versure di mezzana ad uso di pascolo. Le famiglie che concorsero alla censuazione di Orta (105) e dei villaggi annessi di Ordona (93) e di Carapelle (56) vennero dalla Capitanata, dalla terra di Bari e dal Principato Ultra.

Le colonie furono poi vendute dai Borbone; e nel 1795, rescisso il contratto, vennero cedute al duca Nicola de Sangro. In seguito, in un clima di rinnovamento politico – sociale, il re Giuseppe Bonaparte affrancò gli abitanti da ogni sospensione sopprimendo la Dogana delle pecore, per dare migliore assetto ai cinque siti. Per la legge sul Tavoliere, i coloni furono chiamati a rinnovare il contratto che da affitto temporaneo divenne perpetuo.

Nel 1806 Orta, con altre colonie vicine, veniva riacquistata dal Demanio e due anni dopo, con decreto di Giuseppe Napoleone I, Orta fu eretta a comune autonomo. Il 26 ottobre 1863 ad Orta veniva aggiunto il suffisso Nova per distinguerla da altre località italiane con lo stesso nome. Dal 1918 cominciarono a insediarsi nelle campagne di Orta Nova famiglie di contadini veneti che contribuirono alla bonifica delle terre.

Ascoli Satriano

  • Cattedrale

    orta nova
  • Castello - Palazzo Ducale

  • Panorama

  • Santuario S. Potito

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poco meno di 30 km da Foggia, Ascoli Satriano è situata su un’altura che si suddivide in tre colline, Pompei, Castello e Serpente, sulla valle del fiume Carapelle, ai piedi del Subappennino Dauno.

È un vero e proprio museo a cielo aperto il Parco Archeologico dei Dauni, che si estende lungo i dolci pendii della Collina del Serpente, con importanti reperti e tracce del ricco passato del paese. La famosa battaglia di Ascoli, dove nel 279 a.C. combatterono i Romani e l’esercito di Pirro, prende il nome da questa cittadina.

Il centro storico è un susseguirsi di case antiche, botteghe, bassi e palazzi signorili e si estende in un caratteristico labirinto di vicoli, che confluisce nelle piazzette risalenti al periodo feudale.
Si passeggia con il naso all’insù per ammirare i dettagli delle affascinanti architetture religiose, come la Cattedrale in stile romano-gotico, la Chiesa di San Giovanni Battista del XII secolo, tra le più antiche, e la chiesa matrice dedicata al patrono, San Potito Martire. Da non perdere, infine, il Polo Museale costituito dal museo archeologico e dal museo diocesano.

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